L'ESERCITO DEL PICCOLO PESCE alla 48^ Mostra della ceramica di Castellamonte
L
15
SETTEMBRE
2008
Si inaugurerà venerdì 5 settembre alle 18 con la presentazione ufficiale del "Monumento alla Stufa" di Ugo Nespolo la 48^ edizione della Mostra della Ceramica di Castellamonte - V Mostra di Arti Applicate
- promossa dal Comune di Castellamonte con il sostegno della Regione Piemonte, della Provincia di Torino e della Camera di Commercio.
La manifestazione è curata quest'anno da Vittorio Amedeo Sacco, che ha invitato ad esporre, tra gli artisti internazionali presenti nella Rotonda Antonelliana, anche lo scultore chivassese Nino Ventura.
Dopo l'anteprima del giugno scorso a Sperlonga, organizzata dalla Regione Lazio, Nino Ventura presenterà a Castellamonte, per la prima volta in Italia, la versione completa dell'installazione "L'Esercito del Piccolo Pesce".
12 sculture in terracotta alte 2 metri e 66 cm. in una vasca d'acqua di 12 metri di diametro, che sbufferanno fumo profumato nel cielo sopra la rotonda progettata da Antonello e luogo storico dell'esposizione.
"Oltre ad essere un momento importante del mio percorso artistico, questo lavoro è profondamente legato ad un'amico, Nicola Mileti, che è stato per molti anni l'anima di questa mostra e a cui voglio dedicare questo mio Esercito di terracotta" dichiara Nino Ventura.
Regione Piemonte - Provincia di Torino - Comune di Castellamonte
48 Mostra della Ceramica - Mostra di arti Applicate
a cura di Vittorio Amedeo Sacco
Castellamonte dal 5 settembre al 5 ottobre 2008
inaugurazione venerdì 5 settembre ore 18
Orario: giovedì e venerdì ore 16.00-20.00, sabato e domenica ore 10.00-13.00 e 15.00-20.00
Info: Comune di Castellamonte - Ufficio Cultura + 39 0124 51.871
email: castellamonte@reteunitaria.piemonte.it
L'esercito a difesa del piccolo pesce è un baluardo antico, uno sguardo recente al passato appena trascorso che lo scultore Nino Ventura dedica alla terra, agli avi, all'aria e al mare. Dopo tanto viaggiare in un'orbita ellittica tra pesci vicini e uomini lontani, lo scultore siciliano stringe il cerchio e cerca un luogo dove tornare.
E se gli appunti sparsi, le schegge polverose d'argilla non rendono il percorso tracciato fin qui, giova alla storia, alla memoria e al sogno tornare indietro.
Seguire Nino Ventura è come il gioco di pestarsi l'ombra: ogni oggetto visibile, porta dietro in chiaroscuro l'esperienza, il pensiero e la filosofia di chi ha plasmato la materia.
I primi pesci sono arrivati molto tempo fa. Quasi una malattia. Forme in incubazione che un giorno si sono manifestate. Uni e tanti per Ventura i primi pesci erano una sfida nella moltiplicazione laica di una figura senza ricalcare la stessa linea, lo stesso solco nella terra.
E coi primi pesci è nato anche un nuovo alfabeto: stampini come caratteri mobili per scrivere le storie future.
Archeologie sentimentali, spiega Ventura. Come se lo sguardo dei pesci fosse quello di Giano e gli occhi non guardassero mai dalla stessa parte. Stessa direzione, almeno. Stesso verso, mai.
Ma via via il pesce è scivolato lungo i confini della sua figura sfumandosi nella sirena, prima, e nell'uomo, poi.
Pesce-Sirena-Uomo, come Uomo-Angelo-Arcangelo o Argilla-Marmo-Bronzo.
Lettere e numeri, serie di lavori che oggi trovano un ordine cronologico e d'arrivo che possono apparire un artificio o una profezia, ma strada facendo, forse, non avevano ruoli così precisi. E gli episodi ora compiono la storia.
E' un'epica del viaggio attraverso l'acqua.
I Pesci-Sirena e i Pesci-Angeli sono pronti a cambiare cielo e passare dall'acqua all'aria.
L'argilla che assorbe l'energia di chi la plasma rilascia calore al cospetto del fuoco. Si fondono terra e sudore.
Terra e sudore che si fondono e si sedimentano. Strade percorse e orizzonti prossimi si trovano tutti concentrati nel materiale saturo.
Ed è così che oggi arriva l'Esercito del piccolo pesce.
Lo sguardo serafico delle sentinelle resta a vegliare sul piccolo pesce: inizio e fine di un percorso ancora incompleto.
Ventura raccoglie nel segno tridimensionale del suo Sakanà (trad. it. "pesce") il riferimento al principio primo. Il piccolo pesce diventa così il tesoro da difendere e l'isola da trovare. E per alcuni sarà un piccolo Cristo, per altri semplicemente il prezioso e irrinunciabile anelito vitale di altruismo e uguaglianza.
L'esercito in cerchio lascia che il piccolo pesce, come in una bussola, indichi la direzione da percorrere.
"Costruisco un esercito per difendere i valori fondanti che nascono a Occidente, dal bacino del Mediterraneo. E' un esercito non aggressivo ma fiero e consapevole che, ornato di elementi preziosi, circonda e veglia su quanto ci sia di più prezioso" racconta Ventura.
Un esercito tabernacolo, un reliquiario per oggetti che ribadiscono con la loro presenza anche il gesto dell'artigiano. Un gesto per creare e ripetere. Un esercito di copie non multiple pronte a iniziare un nuovo viaggio portandosi nel futuro tutto quanto già visto, già scritto e conquistato.
Alessandro Cappai
L'Esercito del Piccolo Pesce
installazione - 12 sculture di Nino Ventura
anno 2007/2008 - altezza cm.266
materiale: terracotta, resina, foglia d'oro, macchine del fumo e acqua.
interventi di decoro ispirati ai modelli delle stufe dell'800.
Le sculture sono state realizzate presso il Centro Ceramico "La Fornace" , del ceramista Daniele Chechi, a Spineto di Castellamonte (Torino - Italia)
Gli effetti speciali sono stati realizzati da Daniele Perrone
L'allestimento è della EdilAquilano di Felice Aquilano
- promossa dal Comune di Castellamonte con il sostegno della Regione Piemonte, della Provincia di Torino e della Camera di Commercio.
La manifestazione è curata quest'anno da Vittorio Amedeo Sacco, che ha invitato ad esporre, tra gli artisti internazionali presenti nella Rotonda Antonelliana, anche lo scultore chivassese Nino Ventura.
Dopo l'anteprima del giugno scorso a Sperlonga, organizzata dalla Regione Lazio, Nino Ventura presenterà a Castellamonte, per la prima volta in Italia, la versione completa dell'installazione "L'Esercito del Piccolo Pesce".
12 sculture in terracotta alte 2 metri e 66 cm. in una vasca d'acqua di 12 metri di diametro, che sbufferanno fumo profumato nel cielo sopra la rotonda progettata da Antonello e luogo storico dell'esposizione.
"Oltre ad essere un momento importante del mio percorso artistico, questo lavoro è profondamente legato ad un'amico, Nicola Mileti, che è stato per molti anni l'anima di questa mostra e a cui voglio dedicare questo mio Esercito di terracotta" dichiara Nino Ventura.
Regione Piemonte - Provincia di Torino - Comune di Castellamonte
48 Mostra della Ceramica - Mostra di arti Applicate
a cura di Vittorio Amedeo Sacco
Castellamonte dal 5 settembre al 5 ottobre 2008
inaugurazione venerdì 5 settembre ore 18
Orario: giovedì e venerdì ore 16.00-20.00, sabato e domenica ore 10.00-13.00 e 15.00-20.00
Info: Comune di Castellamonte - Ufficio Cultura + 39 0124 51.871
email: castellamonte@reteunitaria.piemonte.it
L'esercito a difesa del piccolo pesce è un baluardo antico, uno sguardo recente al passato appena trascorso che lo scultore Nino Ventura dedica alla terra, agli avi, all'aria e al mare. Dopo tanto viaggiare in un'orbita ellittica tra pesci vicini e uomini lontani, lo scultore siciliano stringe il cerchio e cerca un luogo dove tornare.
E se gli appunti sparsi, le schegge polverose d'argilla non rendono il percorso tracciato fin qui, giova alla storia, alla memoria e al sogno tornare indietro.
Seguire Nino Ventura è come il gioco di pestarsi l'ombra: ogni oggetto visibile, porta dietro in chiaroscuro l'esperienza, il pensiero e la filosofia di chi ha plasmato la materia.
I primi pesci sono arrivati molto tempo fa. Quasi una malattia. Forme in incubazione che un giorno si sono manifestate. Uni e tanti per Ventura i primi pesci erano una sfida nella moltiplicazione laica di una figura senza ricalcare la stessa linea, lo stesso solco nella terra.
E coi primi pesci è nato anche un nuovo alfabeto: stampini come caratteri mobili per scrivere le storie future.
Archeologie sentimentali, spiega Ventura. Come se lo sguardo dei pesci fosse quello di Giano e gli occhi non guardassero mai dalla stessa parte. Stessa direzione, almeno. Stesso verso, mai.
Ma via via il pesce è scivolato lungo i confini della sua figura sfumandosi nella sirena, prima, e nell'uomo, poi.
Pesce-Sirena-Uomo, come Uomo-Angelo-Arcangelo o Argilla-Marmo-Bronzo.
Lettere e numeri, serie di lavori che oggi trovano un ordine cronologico e d'arrivo che possono apparire un artificio o una profezia, ma strada facendo, forse, non avevano ruoli così precisi. E gli episodi ora compiono la storia.
E' un'epica del viaggio attraverso l'acqua.
I Pesci-Sirena e i Pesci-Angeli sono pronti a cambiare cielo e passare dall'acqua all'aria.
L'argilla che assorbe l'energia di chi la plasma rilascia calore al cospetto del fuoco. Si fondono terra e sudore.
Terra e sudore che si fondono e si sedimentano. Strade percorse e orizzonti prossimi si trovano tutti concentrati nel materiale saturo.
Ed è così che oggi arriva l'Esercito del piccolo pesce.
Lo sguardo serafico delle sentinelle resta a vegliare sul piccolo pesce: inizio e fine di un percorso ancora incompleto.
Ventura raccoglie nel segno tridimensionale del suo Sakanà (trad. it. "pesce") il riferimento al principio primo. Il piccolo pesce diventa così il tesoro da difendere e l'isola da trovare. E per alcuni sarà un piccolo Cristo, per altri semplicemente il prezioso e irrinunciabile anelito vitale di altruismo e uguaglianza.
L'esercito in cerchio lascia che il piccolo pesce, come in una bussola, indichi la direzione da percorrere.
"Costruisco un esercito per difendere i valori fondanti che nascono a Occidente, dal bacino del Mediterraneo. E' un esercito non aggressivo ma fiero e consapevole che, ornato di elementi preziosi, circonda e veglia su quanto ci sia di più prezioso" racconta Ventura.
Un esercito tabernacolo, un reliquiario per oggetti che ribadiscono con la loro presenza anche il gesto dell'artigiano. Un gesto per creare e ripetere. Un esercito di copie non multiple pronte a iniziare un nuovo viaggio portandosi nel futuro tutto quanto già visto, già scritto e conquistato.
Alessandro Cappai
L'Esercito del Piccolo Pesce
installazione - 12 sculture di Nino Ventura
anno 2007/2008 - altezza cm.266
materiale: terracotta, resina, foglia d'oro, macchine del fumo e acqua.
interventi di decoro ispirati ai modelli delle stufe dell'800.
Le sculture sono state realizzate presso il Centro Ceramico "La Fornace" , del ceramista Daniele Chechi, a Spineto di Castellamonte (Torino - Italia)
Gli effetti speciali sono stati realizzati da Daniele Perrone
L'allestimento è della EdilAquilano di Felice Aquilano
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